Muoversi 3 2021
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VERSO LA FASE 2 PER UN IMPIANTO PILOTA DI E-FUELS

VERSO LA FASE 2 PER UN IMPIANTO PILOTA DI E-FUELS

intervista a Massimo Dal Checco

Massimo Dal Checco

Amministratore unico

Innovhub SSI

Con unem e in collaborazione con il Politecnico di Milano avete avviato uno studio di fattibilità per un impianto innovativo per la produzione di efuel. A che punto è il progetto?

Noi di Innovhub con la nostra area combustibili siamo sempre attivi nello studio di fonti energetiche sia tradizionali che alternative, e su queste tematiche svolgiamo tantissime attività di ricerca e innovazione, riconosciuta anche a livello europeo.

Con il progetto condiviso con unem intendiamo studiare la fattibilità di un impianto pilota per la produzione di efuels, mettendo a confronto diverse tecnologie disponibili tra le più promettenti che sono oggi sul mercato. Poi ci focalizzeremo su quelle più importanti, anche sulla base del sito dove realizzarle. Ad ora siamo a buon punto, abbiamo terminato tutte le analisi preliminari, abbiamo avuto anche un confronto importante con alcune compagnie e stiamo entrando nel vivo della definizione di un layout di processo. Prevediamo di completare lo studio entro la fine dell’anno e confidiamo di poter cominciare presto una fase due, che poi è quella di realizzazione di un vero impianto pilota.

Come si integrano tali impianti con il sistema di raffinazione esistente?

Le raffinerie per loro struttura, per logistica, per competenza, per capacità operativa hanno un ruolo fondamentale per la transizione energetica. Devono essere viste come dei siti per la produzione di prodotti energetici sempre più decarbonizzati, i cosiddetti low carbon liquid fuels, che avranno origine da fonti differenti, sempre più integrate con le diverse politiche che si avranno anche di economia circolare, ne sono esempio i combustibili che vengono dalla gestione e dal riutilizzo dei rifiuti, dagli scarti produttivi, dalle biomasse a chilometro zero, oltre agli stessi efuels.

Che contributo potranno dare questi prodotti alla decarbonizzazione dei trasporti?

I low carbon fuels giocano un ruolo fondamentale per la transizione energetica, soprattutto per il raggiungimento della neutralità delle emissioni di CO2 in tutte modalità di trasporto. Grazie allo sviluppo del mercato del low carbon fuels si potrebbe contribuire, anche da subito, a una forte riduzione delle emissioni di CO2; in combinazione poi con elettrificazione e le tecnologie dell’idrogeno ogni litro di carburante liquido potrebbe essere neutrale dal punto di vista climatico, permettendo così un percorso verso la decarbonizzazione di tutto il trasporto stradale nonché di quello aereo e marittimo.

Le raffinerie per loro struttura, per logistica, per competenza, per capacità operativa hanno un ruolo fondamentale per la transizione energetica. Devono essere viste come dei siti per la produzione di prodotti energetici sempre più decarbonizzati